di Francesco Lobusto
E’ molto affascinante scoprire l’etimologia delle parole. Ci consegna il termine così com’è, nudo e crudo, come quando era nato, nella sua essenza ed essenzialità.
Prendiamo ad esempio “Chiesa”: dal latino ecclēsia, ossia “riunione di fedeli”. E la Chiesa è questo. Infatti, il Papa emerito Benedetto XVI, nella sua prima enciclica, scrive: “All’inizio dell’essere cristiano, non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la decisione decisiva”. Si diventa cristiani perché ci si imbatte in un fatto, anzi in una Persona. Un Uomo fatto di carne ed ossa come noi: Gesù.
La Chiesa dunque siamo noi, noi credenti, noi fedeli, noi fratelli, chiamati a condividere l’incontro più interessante della vita, quello con Gesù. Va da sé che, se la Chiesa vive ciò che è di più interessante, la Chiesa è interessante.
Ritorniamo, così, al gioco dell’etimologia. “Interesse”: dal latino inter + esse, “essere dentro” qualcosa, come se fosse calato costantemente nella realtà a cui ci si riferisce. Questa è la Chiesa – istituzione di valore, conscia dei problemi quotidiani che incontrano tutti gli uomini; se ne preoccupa, si immedesima e tenta di porvi rimedio, di aiutare o semplicemente cerca di mostrare ed indicare l’avvenimento di cui parlava Benedetto XVI.
Ma allora: bisognerebbe distinguere la Chiesa formata dalla comunità e la Chiesa in quanto istituzione? Non è possibile.
Guardando, nel concreto, la comunità di sant’Antonio Abate, possiamo senza presunzione affermare che essa sia interessata. Sì, perché tutti sono dentro, tutti si immedesimiamo (con discrezione) e stanno al gioco, ci si mette in gioco per il bene di tutte le persone del quartiere, dai poveri ai ricchi, dai giovani agli anziani. La partecipazione ai momenti comunitari concretizza inconsciamente questo concetto: si è lì in quanto si è una comunità, una chiesa, perché la Chiesa si interessa della piccola comunità. Con la presa di coscienza dei profondi significati delle parole, assume tutt’altro significato, un senso più vivo, florido, quasi tangibile, che non può far altro che far spuntare un sorriso sui visi stanchi, ricordando i piacevoli momenti trascorsi in ottima compagnia.
Si potrebbe poi, anche discutere a lungo su quanto l’istituzione sia stata e sia oggi calata nella realtà. Forse gli errori, passati e presenti, passano sempre dal fatto che gli uomini di Chiesa non siano o non siano stati più interessati ed interessanti, quindi la causa sta nell’essersi dimenticati di “stare dentro” il rapporto con Gesù e, di conseguenza, di essersi allontanati dall’uomo.
Tuttavia, in ogni epoca, il mondo è provocato da fulgidi esempi di umanità, di santi… interessanti. Sarebbe sufficiente guardare i grandi Papi che hanno solcato la storia di questo secolo, i loro viaggi apostolici fino agli estremi confini del mondo per arrivare a tutti gli uomini, la loro testimonianza di vita, il loro modo di affrontare qualsiasi genere di nuova situazione o di problematica culturale, sociale e politica.
Questa, queste sono le vere Chiese interessate.